Continuiamo a "calibrare" il peso dei dettagli. Se guardo l'immagine precedente (quella sinistra con il numero 06) ci sono ancora molti piccoli elementi che potrebbero "confondere" l'occhio del lettore: il drago sulla parete, il sacco, la cavallina, i quadri, le spade appoggiate al muro, e anche le pergamene che scendono dal soffitto, con i loro pon-pon rossi, rischiano di incasinare troppo la scena.
Allora ciò che faccio su questo ulteriore step è di andare ad abbassare ancora una volta l'intensità di questi elementi, in modo da "portare in fuori" ulteriormente i personaggi e la parte centrale della scena. Scurisco lo sfondo, come se pensassi la scena inquadrata da una videocamera con il punto focale rivolto al centro della stanza, e con tutti i dettagli attorno "fuori fuoco".
Scurendo lo sfondo, inoltre, vado a sottolineare maggiormente anche il taglio di luce che entra dalle finestre enfatizzando la struttura tridimensionale del fascio di luce che si proietta sui cuscinetti.
In nome di quest'ultimo obiettivo vado anche ad aumentare l'intensità della luce proiettata, allungandone la "corsa", e di conseguenza, vado anche a scurire maggiormente le facce in ombra dei cuscinetti in secondo piano.
Sempre di più la mia colorazione sta assumendo una "forma tridimensionale", mi concentro sulla percezione spaziale della luce (vi avevo detto che a me interessava emulare l' "aria" suggerita dalla foto di riferimento), e lo faccio cercando la giusta intensità delle parti in ombra.
Tutto, sempre, che sia colore o disegno, si basa sulla percezione spaziale. Tutto parte da una struttura "tridimensionale", ogni singolo fenomeno che volete rappresentare deve essere contestualizzato in uno spazio a 3 dimensioni, anche se volete raggiungere un risultato grafico e piatto, dovrete passare necessariamente per una riflessione tridimensionale.
Ciao Manu! Sono entusiasta di quest'analisi dei vari passaggi che hai fatto...mi piace come concetri l'attenzione sui personaggi seduti a terra...non ho domande sul totale ma su alcuni piccoli particolari (ne approfitto qui nel tuo blog perché i tuoi consigli mi sono sempre utili) ad esempio le pergamene che penzolano dal soffitto... essendo le pergamene comunque in un piano più vicino rispetto allo sfondo con drago e spalliere, se dovessi fare una colorazione di questa vignetta mi verrebbe spontaneo staccarle maggiormente dallo sfondo o rendendole con un colore dalla tinta più calda e dal croma più saturo (tipo un rosso) o facendo in modo che solo la parte inferiore di esse venga investita da un taglio di luce... così mi sembrerebbe di dare maggiore profondità all'ambiente anche solo con un piccolo particolare come le pergamene... potrebbe essere un interpretazione corretta o facendo così rischierei di far perdere l'attenzione sulla scena principale dei personaggi? Altra cosa ma forse è una stupidaggine: la luce delle finestre, l'armatura, la scena dei personaggi sul tappeto hanno un proprio "peso" all'interno della vignetta (parlo a livello di ingombri) e questo "peso" mi da la sensazione che tenda nell'angolo in basso a sinistra... riprendendo le pergamene o con un colore più carico o con un taglio di luce che le colpisce, mi sembrebbe così di dare anche un equilibrio a livello di ingombri...è errata come considerazione?
RispondiEliminaGrassie! ;-)