Tra i vari problemi che mi affliggono in questo periodo (e che, ahimè, mi tengono un po' lontano da questo bellissimo blog), ce n'è uno che definire "intricato" è dir poco. Ve lo spiego nella maniera più semplice possibile, e poi vi chiedo un parere.
Circa un anno fa cambiai casa. In questi casi, ovviamente, si telefona ai vari operatori telefonici per volturare le bollette. Così feci, anche per quanto riguarda il Gas.
Dopo un bel po' di mesi (scusate se non sono sempre li, ogni giorno, che mi chiedo quando mi arriveranno le bollette), mi accorsi che non stavo ricevendo la fattura dell' Eni per il mio personale consumo di gas. Non me ne preoccupai subito.
Dopo ancora un po' di tempo non avendo ancora ricevuto nessuna bolletta del gas, decisi di chiamare il servizio clienti, il quale mi disse che c'era stato un "piccolo problema" che avrebbero risolto di li ad una settimana, invitandomi a richiamare qualora non ricevessi, ancora, le fatture.
Passarono ancora dei mesi, e non ricevevo nulla. Nel frattempo, era venuto un tecnico del Gas a "bonificare" i contatori dalla presenza di amianto, registrandomi una nuova lettura per i nuovi apparecchi.
Decisi di richiamare l'operatore telefonico, il quale mi disse, ancora una volta che c'era un piccolo problema (nessuno, fino a quel momento, mi seppe descrivere di che genere di problema si trattasse).
Dopo un po' di settimane mi chiamò un'agenzia di recupero crediti, che con il suo "far" da terrorista, mi disse che figuravano 1 anno di bollette insolute intestate a mio nome, per dei contatori collocati nel mio appartamento precedente, e sottolineando che se non pagavo l' Eni poteva decidere di portarmi in tribunale.
Sbattendomene VERAMENTE I COGLIONI se qualcuno mi porta in un cazzo di tribunale, decisi di approfondire le mie verifiche sull'accaduto, perché si, ero e sono intenzionato a pagare quanto dovuto, tuttavia non mi sconfifferava che le bollette insolute si riferissero a dei contatori di un appartamento "vecchio" (per il quale avevo già chiuso il contratto), invece che appartenere all'appartamento nuovo, nel quale vivevo già da quasi 1 anno.
Telefonai una terza volta il servizio clienti, e dopo 4 rimbalzi di telefonata ad altrettanti operatori, l'ultimo mi confessò: "è un problema troppo intricato, non so nemmeno spiegarglielo, deve collocarsi all'ufficio Eni più vicino a lei".
Abbastanza shockato da questa confessione, mi recai all'ufficio, nel quale una gentile signorina mi spiegò l'accaduto:
"al momento della voltura dal vecchio appartamento a quello nuovo, l'operatore che gestì lo spostamento, invece che chiudere un contratto vecchio, e passare la mia intestazione nel nuovo, passò l'intestazione del proprietario del vecchio appartamento, sui contatori del nuovo". Insomma, l'intestatario della vecchia casa, risultava anche il proprietario della nuova (non c'entra nulla con il nuovo condominio in cui abito), per cui le bollette, intestate a me, arrivavano al suo indirizzo senza che io potessi sapere di averle ricevute.
A parte il fatto che il "vecchio padrone di casa" non mi ha mai detto un cazzo, io ovviamente non ho mai potuto pagare delle bollette intestate a me, ma riferenti a vecchi contatori che teoricamente sarebbero collocati in un nuovo appartamento.
Non so se sono riuscito a spiegare l' "intreccio".
La signorina dell'ufficio, descrivendomi nei dettagli la sua personale opinione nei confronti degli scaltri operatori del call center, cliccando due tasti sulla sua tastiera corresse la voltura, riordinando i contratti.
MA...
stampò un bigliettino su una carta da fotocopia dicendomi: "questo importo, di 870 euro è quanto dovuto all' Eni, per le bollette insolute", "ok, dissi io", e poi lei proseguì: "ovviamente dovrà pagare anche la multa", e io, li, feci solo una grassa risata, senza nemmeno perdere tempo a spiegarle che la multa se la potevano ficcare su per il culo, chiesi come avrei dovuto pagare "il dovuto", e lei mi rispose di prendere un bollettino in posta e compilarlo.
Arrivato a casa, proteso verso la compilazione del bollettino, mi sorse un giusto dubbio: "ma, scusa" mi dissi fra me e il fottuto me, "io ho partita Iva, e le bollette le scarico, giustamente...se faccio un bollettino così, volante, senza una fattura in mano, come potrò scaricare l'importo che dovrò pagare per il gas?"...
Ritornai nell'ufficietto della gentil pulzella, e le chiesi: "puoi stamparmi una nuova fattura, con l'importo dovuto, così posso scaricarlo e altresì dimostrare, un giorno, di aver adempiuto ai miei obblighi monetari nei vostri confronti?". Lei rispose subito: "si si, te le stampo subito", ma, stampata la prima bolletta, l'incubò ritornò: c'era, infatti, ancora la vecchia intestazione del vecchio proprietario che continuava a non c'entrare una bella sborrata con tutto questo discorso. Indicai alla signorina il problema, la quale mi disse: "eh, no...io non posso stamparti le fatture corrette!! devi chiederle via Fax al numero che ora ti do...", e mi diede il numero.
All'oggi ho mandato 5 fax, nell'arco di 3 mesi. Nessuno mi ha ancora cacato.
La domanda che voglio porvi, qualora abbiate avuto il coraggio di arrivare a leggere fin qua è:
- Nella prossima bolletta dell'Eni che mi arriverà, la prima in più di un anno, secondo voi, a quanto ammonterà la cifra che dovrò pagare, considerando il "giusto dovuto", e soprattutto la multa che loro si preoccuperanno di aggiungere?
e ancora:
- Riuscirò mai, io, a spiegare l'accaduto a qualche addetto Eni, senza dover andare di fronte ad un giudice?
Tenervi aggiornato è il minimo che possa fare.