Poco fa ho ricevuto questa mail (i nomi sono, ovviamente, "censurati"):
Ciao.
Ci ho messo tanto a raccogliere le idee per scriverti questo messaggio...più che idee "coraggio".
Sono passati forse due anni da quando ho regalato "Dei" a XXX per il compleanno...e non so se ricordi ma ti avevo chiesto un velocissimo sketch da mettere nel libro di un tuo amico.
La prima volta lo hai spedito e ti è tornato indietro (così mi hai detto).
Allora ti avevo detto di rimandarlo per cortesemente, e io ti avrei ripagato la spedizione.
Non ho saputo più nulla.
Io dico...ma che cavolo...cosa ci vuole?? Lo so che voi fumettisti famosi non avete il tempo neanche per andare al bagno (non cel'ho io che non sono nessuno...) però non ti ho chiesto lo sketch per me che sono una sconosciuta che ti chiede uno lavoro gratis, non mi sarei mai permessa! era per XXX...un tuo collega! e so che tempo fa parlavate tanto. Sinceramente io penso che tu non l'abbia proprio fatto il disegno, come fa a tornarti indietro se l'indirizzo tel'ho scritto correttamente? Comunque io mi sforzo di crederti.
Ci sono rimasta malissimo...se è così il mondo del fumetto che Dio ci aiuti. Credevo ci fosse un pò più di complicità tra colleghi.
Buona giornata,
XXX.
Tanto mi fa piacere quando ricevo complimenti per il mio lavoro, tanto mi mortifica quando ricevo mail di questo genere.
Le cose sono andate più o meno così:
la signorina in questione mi ha chiesto una dedica per un regalo al suo ragazzo che, appunto, è un mio collega, nonché "amico per corrispondenza" (visto che non ci vediamo mai, perché abitiamo lontani). Il compleanno sarebbe stato di li a un mese e io mi impegnai di farle il disegno e di andare a spedirlo alle poste, come sempre faccio quando mi arrivano questo genere di richieste. La prima volta, è vero, il pacchetto mi tornò indietro con la dicitura "indirizzo destinatario inesistente", la seconda volta che lo rispedii non seppi più nulla.
(Tutto a mie spese).
Il 50% delle volte che faccio favori del genere, o che rispondo a qualche dubbio via mail, non ricevo nemmeno un "grazie" di cortesia. Anche questa volta pensavo fosse andata così.
Dopo ben 2 anni questa persona si fa viva e mi scrive una cosa del genere.
A questo punto ne traggo occasione per insegnare, a chi ancora non ne fosse a conoscenza, un po' di educazione "online":
- quando spedite una mail, soprattutto di lavoro, assicuratevi che la vostra corrispondenza sia giunta, ovvero, se dopo un paio di giorni il destinatario non risponde, riscrivetegli e chiedete se ha ricevuto la vostra mail (molte volte, a me, per esempio capita di trovare vecchie mail nello "spam").
- quando ricevete una mail, soprattutto di lavoro, scrivete subito al mittente, e rassicuratelo di aver ricevuto la sua corrispondenza.
- costruite tutte le possibili "combinazioni di situazione", sulla base di queste due semplici regole.
La "comunicazione" è importante, di questi tempi, in quanto, appunto, "comunicazione".
In questi 10 anni di lavoro mi sarò perso, si e no, una decina di risposte e mi scuso con chi non ha ricevuto da me il feedback che si aspettava.
Spero sempre di essere utile a chi me lo chiede, in tutti i modi e se ho aperto questo blog è proprio perché mi andava di avere un rapporto più stretto con chi era interessato al mio lavoro. Le occasioni per vedersi dal vivo, in questi anni, ci sono state (fiere, presentazioni), le cose si possono affrontare nei tempi giusti, anche dal vivo.
Non sviliamoci in questo modo, perché qui il fantomatico "mondo dei fumetti" non c'entra nulla, qui c'entra l' ESSERE - UMANI.
(ps: perché ho pubblicato questa mail? Perché spero che leggendosi "pubblicamente" questa persona provi almeno un po' di imbarazzo per i modi e la terminologia usati in questa faccenda).