13 gennaio 2011

Rispondiamo a...(1)


Jac in un paio di suoi commenti, pone due spunti di riflessione interessanti.
Cerco di dare la mia opinione, spero nel modo più chiaro possibile, con la riserva che molti discorsi potrebbero chiarirsi nel corso delle future "lezioni".

Commentando a questo post, Jac scrive:

"Se devi disegnare un fumetto che va poi colorato per far si che sia davvero convincente devi prepararti a rappresentare quasi tutto. [...] Nel Bianconero invece molte volte si risolve il tutto con tagli particolari della vignetta o con fasci di ombre semicasuali...che però in Bianconero ci stanno anche"

In realtà, anche se questa frase, tecnicamente, può essere vera, le cose non dovrebbero stare così. Il ragionamento che si fa attorno al disegno per il fumetto, in qualche modo, dovrebbe essere sempre lo stesso, ovvero la rappresentazione di figure umane, contestualizzate in un determinato ambiente, illuminato da una o più fonti di luce, in prospettiva, inquadrate ogni volta da angolazioni diverse. Che poi, una volta fatta la matita, si decida di proseguire con il colore, o con la china, poco cambia (prendete, per favore, con le pinze questo discorso), ovvero, può cambiare anche molto, ma il ragionamento di base ormai è stato fatto.

Cioè, in parole povere, non è vero che in bianco e nero si possono dare dei tagli semi-casuali, e invece col colore tutto deve essere ponderato. In entrambi i casi tutto deve essere ragionato, secondo la necessità di creare una scena illuminata in una certa maniera.

Il bianco e nero poi, rappresenta una codifica, una "sintesi" del segno che viene rappresentato secondo due tonalità, bianco e nero (oppure con i semitoni utilizzando il tratteggio) e quindi può darci la libertà di semplificare molte cose perché siamo ad un livello di rappresentazione che presuppone un forte intervento del lettore nel "completare" le informazioni cromatiche mancanti. Esempio, leggendo un Dylan Dog, ovviamente voi non vedete il colore rosso della camicia, ma è pur sempre un'informazione che "aggiungete", inconsciamente, voi.

Il colore, invece, nella sua accezione realistica, fa molto di più il lavoro che nel bianco e nero è lasciato al lettore. Per cui, dovendo dare più informazioni e più complete, per sua natura didascalica abbisogna di una cura maggiore nella rappresentazione di certi effetti.

Ma tali effetti, sono già stati presupposti nel segno a matita e quindi anche chi disegna in bianco e nero, in realtà, li ha ugualmente pensati.

In linea pratica, poi, non è detto che sia così. Perché, magari, un disegnatore è costretto a disegnare molte tavole in poco tempo e con l'esperienza impara alcuni escamotage grafici (vale per il bianco e nero quanto per il colore) che bypassano alcuni ragionamenti troppo approfonditi, a vantaggio di un risultato magari meno pensato, ma di più veloce esecuzione.

Spero di esser stato chiaro.

Ps: ovviamente questa è una mia umile opinione personale. Quando non parliamo direttamente di colore, e sono chiamato a giudicare alcuni aspetti del nostro lavoro, io mi baso sulla mia brevissima esperienza professionale, anche per imparare assieme a voi. Ovviamente invito altri autori professionisti a dire la loro sull'argomento. Questo blog vuole essere uno strumento per tutti, per confrontarci, non per imporre la mia idea.


4 commenti:

  1. Tutto chiaro.
    In fondo dicevo più ho meno questo.
    Il "Semi-Casuale" è tra un bel paio di virgolette.
    Nel senso che lungi da me dire che quando si disegna in B/N si tirano righe e spazi neri a caso.

    Appunto parlando di un aspetto prettamente descrittivo.

    Laddove la semplificazione del B/N ti permette di lasciare molto alla percezione di ciò che riempi (pur pensando bene come rappresentarla)...col colore invece si tende più a descrivere e non di rendere la percezione.

    Come dicevo poi tutto dipende anche dallo stile.
    Ma analizzavo la cosa in un contesto standard senza particolari variabili.

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  2. si, avevo in effetti capito il tono del tuo virgolettato, e più che una risposta vera e propria ho cercato di "perfezionare" la tua affermazione, per non correre il rischio che alcuni lettori potessero esser fuorviati da certe idee!

    mi vedevo già il "sindacato di disegnatori in B&N" cominciare un'aspra guerra contro questo blog! :)

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  3. Be', essendo il tuo blog, anche se uno spazio di discussione, hai comunque il diritto di "imporre la tua idea"!

    Comunque è veramente interessante, da profano quale sono, leggere le tue riflessioni sul colore... è importante anche per me, da sceneggiatore, cercare di capire quali ragionamenti fanno gli altri collaboratori per poter venire incontro alle rispettive esigenze!

    Ah Manu, sei talmente serio e professionale qui che quasi non riconosco lo spietato Manu di BdC! Vado a mettere su un cd dei Sypmhony X, va'!

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  4. E' vero! se conosci i ragionamenti dei tuo collaboratori riesci a creare una sinergia migliore con loro!!!

    Buon ascolto dei Symphony allora!! :DDDDD ogni tanto torturerò Bdc eh! tranquillo! ;)

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