Si lo so...la traccia audio di questo mini-video è un po' allucinatoria, tuttavia è molto importante, perché è un omaggio dovuto al Re (del "controllo" aggiungerei io). Chi di voi sa di chi sto parlando?
Vi ho lasciato le immagini in continua successione, evitando di commentare tra una e l'altra, così magari si vede meglio, nell'insieme i passaggi che ho fatto.
Diciamo, "semplicemente" che per ogni cubo ho:
- disegnato l'espressione del viso, costruendo occhi e sopracciglia. Evvabè, fin qui niente di "strano"
- costruito le ombre (almeno 4-5 livelli per ogni cuboide), seguendo le indicazioni della foto di riferimento:
- ok, analizzare questa foto di riferimento non è che sia poi così facile. Le fonti di luci sono sicuramente multiple e la sostanza gelatinosa reagisce alla luce sicuramente in un modo un po' complesso. Vediamo di analizzare assieme una possibile soluzione:
Il modo migliore per studiare questa tipologia di "forma e sostanza" è sicuramente, come sempre, quello di scomporre l'oggetto in "pezzi", stando sempre molto concentrati sulla struttura tridimensionale di ogni pezzo. In questo caso la gelatina può essere suddivisa in:
- un tronco principale
- una base circolare, ad "anello"
- e tante "placche" laterali.
Ognuno di questi pezzi deve essere considerato nella sua tridimensionalità, e la tridimensionalità di ogni pezzo deve essere sommata a quella degli altri.
Prendendo "pezzo per pezzo", studiamo una possibile resa volumetrica, scegliendo come sempre una fonte di luce (in questo caso laterale), e quindi disegnando una parte in luce e una parte in ombra. Ecco la volumetria del troncone principale.
Ecco la volumetria della base ad "anello".
La volumetria delle placche laterali, sempre tenendo conto della stessa fonte di luce.
La volumetria delle placche in trasparenza, dietro.
Mettiamo ogni livello in trasparenza, e più o meno, abbiamo l'effetto desiderato.
Possiamo anche aggiungere le luci riflesse.
Figo vero?
Ovviamente questo "modo" di studiare la forma e la sostanza della gelatina non è esatto al 100%. Ovvero, per analizzare questo genere di "materiale", bisogna tener conto, anche, di altre cose. Tipo lo "spessore materico" di ogni pezzo di gelatina (ovviamente più ogni pezzo è "grosso" meno è attraversato dalla luce e quindi risulta più "scuro", e ogni pezzo sommato all'altro, in egual misura, "rallenta" il percorso della luce che lo colpisce, quindi diciamo che saranno più luminose le placche "sottili" esterne della gelatina, rispetto al tronco principale, interno al corpo del materiale).
Ma, per ora, mi interessa sottolineare come, se vi basate sempre sulla stessa regola del "geometrizzare" e "tridimensionalizzare" le forme, siete in grado di capire, più o meno, come funzionano, tutto il resto viene dall'osservazione attenta e dal vostro "bagaglio visivo", ovvero l'esperienza che accumulate nel lavoro.
I cubi sono forme più semplici, non scomponibili in "pezzi", quindi la resa grafica sarà anche più semplice da realizzare, rispetto la gelatina. Come sempre è una questione di luci e ombre (vi ho già detto che finito il tutorial "generale" andremo a concentrarci sulla realizzazione specifica di un cuboide, per capire meglio i discorsi affrontati in questo post). Luci, ombre, e luci riflesse, che vi sottolineerò nel post successivo a questo.
CONTEGGIO DEI LIVELLI:
Ne abbiamo creati ancora un bel po', rispetto l'immagine del post precedente. Non ho ancora unito nulla, perché non sono ancora sicuro di come verranno gli ingombri di ogni singolo elemento dell'illustrazione, in relazione alla lavorazione di cubi. L'importante è tenere tutto ben ordinato, in gruppi di appartenenza (protagonisti, cubi PP, cubi 2piano ecc..).
Aprendo un gruppo, tra quelli che contengono la lavorazione dei cubi, vediamo quanti livelli servono per arrivare al risultato che vedete, su ogni cuboide. In questa cartella c'è anche il livello più "giovane", ovvero l'ultimo che ho creato. Siamo a quota 152 livelli. Chiaro: ogni cubo ha almeno 4-5 livelli di ombra, 4-5 livelli per le luci, e 4-5 livelli per le luci riflesse.
Stiamo controllando la fisica della luce, dobbiamo sentirci dei fighi:
Ci sono alcune cose nella stesura delle luci che non capisco bene, ma aspetto il post successivo per fare eventuali domande!
RispondiEliminaQuesti work in progress valgono oro :)
Grazie!
Ciaociao!
Chiedi pure Michele!! così magari nel prossimo post posso seguire una direzione più approfondita, secondo i "dubbi" che mi indichi tu! :)
RispondiEliminaok! Dunque... hai detto che la foto di riferimento per il cubo è la gelatina che è più o meno visibile in ogni sua parte, compresa quella posteriore. Con la prima stesura di luci indichi la trasparenza dell'oggetto e quindi non è una luce, bensì il cielo dietro che viene visto dal cubo?
RispondiEliminaHai ombreggiato anche la parte interna degli spigoli perchè lo si vede nella gelatina, giusto? Geniale...
ti ho risposto! nel nuovo post! ;)
RispondiEliminaaaah la scomposizione della gelatina mi riporta alle sonnolente ore di Disegno dello Spazio!
RispondiEliminaQuasi quasi apro Illustrator e sperimento.
Però tu usi PS con la colorazione a selezioni vero?
hihihih ^__^ si! sempre e solo photoshop!!!!
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