Terzo step, quindi.
Dopo aver evidenziato la volumetria dei materassini, passo a lavorare un po' la luce.
Come vedete, da un certo punto in poi (precisamente dopo i passaggi di tinta piatta e ombreggiatura) la mia colorazione diventa una ricerca continua verso un preciso risultato (quello suggeritomi dalla foto di riferimento). Ecco l'importanza del metodo e della documentazione:
- il metodo: crea lo scheletro su cui poi operare la ricerca del risultato
- la documentazione: mi aiuta a visualizzare il risultato.
Nell'immagine precedente (la 3) la luce non è abbastanza "calda". E' vero, la foto ci dice che dobbiamo arrivare ad una luce bianca intensa, ma per fare questo devo andare avanti a piccoli passi, scaldando man mano la luce, attraverso varie sovrapposizioni fino a raggiungere l'intensità voluta. In questo step di miglioramento della luce è bastato solamente mettere in "sovrapponi" il livello della luce che aveva disegnato Andrea. Scaldando un po' il colore usando la finestra "bilanciamento di colore"(ctrl+B) ho raggiunto la "temperatura" voluta.
Poi mi sono spostato sulle finestre. Ho elaborato il filtro "outer glow" (bagliore esterno) del livello, per ottenere un bagliore luminoso, proveniente dall'esterno della finestra, più corretto.
In entrambi questi casi ho cercato una "temperatura" specifica. (seconda proprietà del colore: TINTA - in questo caso ho cercato una TINTA CALDA per rappresentare la luce).
Guardano la foto di riferimento, poi, ho notato che in corrispondenza degli infissi delle finestre sullo sfondo, appariva un "riverbero azzurrino". Questo riverbero è importante perché mi serve per sottolineare il fenomeno del contrasto simultaneo, per il quale 2 colori complementari si "caricano" a vicenda. Io, personalmente, uso il contrasto simultaneo per evitare che le mie atmosfere risultino troppo monocromatiche. L'atmosfera che voglio rappresentare in questo esercizio tende a tinte molto calde, usando il fenomeno del contrasto simultaneo, intervenendo su alcuni particolari colorandoli con il complementare dei colori caldi, posso un po' "spezzare" la monotonia del monocromatismo, aggiungendo "intensità ottica" alla mia colorazione.
Nelle mie colorazioni di fumetti, poi, tendo ad utilizzare un altro piccolo escamotage che mi serve per inquadrare la scena. Uso delle sfumature molto scure, che vanno a circoscrivere il punto focale della scena che sto guardando. E' come se io volessi concentrare l'attenzione del lettore su un punto preciso, oscurando tutto il resto, quasi stessi utilizzando l'obiettivo di una videocamera. In questo caso ho scurito l'angolo destro in alto, per caricare ancora di più la centralità focale della luce, nella scena.
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