15 marzo 2011

Sto preparando...



...un post sui Sospensoidi.
Sarà l'ultimo argomento teorico che tratteremo. Dopodiché si passerà a discorsi un po' più "pratici" e in ogni caso possederete tutti gli strumenti che vi servono per capire le nostre successive, e più approfondite, analisi.

Nel frattempo vi rimando ad una bella riflessione che Diego Cajelli fa sul suo blog, QUI.
Riflessione che, dal mio punto di vista, mi piace riassumere citando una frase proprio di quel post:


Non c'è molto altro da aggiungere, ai pensieri del buon Cajelli.

Se considero il mio lavoro di colorista, fatto in questi 5-6-7 (boh?!) anni di attività, raramente penso a situazioni in cui sono dovuto scendere a compromessi. Perché, sostanzialmente, della colorazione non me n'è mai fregato più di tanto.
Nasco disegnatore e colorista e il mio obiettivo è sempre stato quello di portare avanti entrambi i percorsi per raggiungere un risultato "comune", "fuso".
Le "capacità" sul colore camminano di pari passo all'accrescimento tecnico che riguarda il disegno. E viceversa. Questi due elementi saranno l'uno il responsabile dell'altro, nel vostro percorso professionale, e le situazioni lavorative che dovrete affrontare potrebbero sicuramente rallentarvi o fuorviarvi anche più di quanto riuscirete ad averne consapevolezza.
Ma il compromesso lavorativo é anche l'unico impulso, vero e proprio, alla vostra tenacia, e alla vostra volontà di FARE.

Ho detto che non me n'è mai fregato molto del colore, e sono un famoso colorista. Del disegno mi interessa moltissimo e ho un sacco di problemi ancora da risolvere.

Che pensiero posso fare a riguardo?

Forse, potrei credere che l'unico modo per fare bene tutto ciò che si decide di fare, a prescindere che sia una cosa divertente o meno, è farla con serenità, dando il giusto peso alla responsabilità, ai doveri, ai diritti, alle scadenze, al tempo, ai soldi, alla propria vita e a tutto.

Come ha detto un giorno una mia amica saggisssssssssima:

"...io sono, per me stessa, la persona più importante del mondo perchè, per quanto ne so io, quando muoio, il mondo finisce".

(forse me l'ha scritta meglio...ma il succo è questo!) :)

1 commento:

  1. Interessante intervento! E' un pò il problema di tutti quei lavori indie, dove ti smazzi tanto senza mezzzi e ti paragonano il risultato a lavori o prodotti fatti con dei budget...:D

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