30 giugno 2011

1100 anni di Normandia

Da Venerdi 1 luglio a Domenica 3 luglio sarò in Normandia, precisamente a Bayeux, per festeggiare con i miei compagni Norsemen, l'11esimo anniversario della Normandia. Ovviamente il mio compito sarà uccidere draghi, a mani nude, per intrattenere il pubblico, combattere contro i più forti guerrieri provenienti da ogni parte del mondo, e firmare dedicaces per il mio "1066".


Ok dai, conquistiamo anche la Normandia va'!
QUI il programma di ciò che mi aspetta.

;) à bientot!


Un regalo...

...sempre per il mio compleanno, da parte di Federico Toffano, il mio storico e geniale collaboratore.


Grazie Fede!!! :)

Piccolo regalino...

...per il mio compleanno.




Un piccolo "work in progress" di una vignettina tratta dal nuovo volume di DEI. 

Matita-Clean Up-Colore.

Gli obiettivi che mi sono prefissato per questo nuovo volume sono molteplici, ma il più importante è quello sicuramente di riuscire a creare delle atmosfere cromatiche molto più interessanti del precedente. Non che non sia contento del risultato del primo numero, ma questo voglio farlo proprio "esplodere". 
"Esplosione" è sicuramente la parola chiave di questo secondo numero. Esplosione "narrativa" e "visiva". Come ho già detto lo stile di DEI, è uno stile in divenire, che non ho ancora completamente codificato. Nel primo numero questa "non codificazione" si è tradotta in un po' di paura, da parte mia, di spingere lo stile "oltre gli schemi". Dover gestire la narrazione le inquadrature e uno stile di disegno che non avevo mai affrontato, mi ha fatto appoggiare un po' troppo le chiappe sull'alloro delle "regole" classiche del fumetto. Qui, complice soprattutto l'esperienza accumulata in 124 tavole disegnate in precedenza, invece, mi sforzerò di avere il coraggio di portare il codice visivo all'estremo, senza però mai perdere la rotta della "leggibilità" (E' "facile" sperimentare senza preoccuparsi che la storia, poi, sia leggibile..più difficile conquistare "risultato visivo" e "lettura" su due piani paralleli ed equivalenti).


In questa specifica vignetta mi sono concentrato nella resa "tropicale" dell'atmosfera, lavorando a "positivi" e "negativi", dove le varie stesure di colore, piatto, sovrapposte una all'altra, creano la profondità di campo che cerco. 

Ho già detto che i colori dominanti di questo nuovo numero saranno il giallo e il verde.

E si, in dei 2 anche il contorno delle vignette avranno un loro "peso" narrativo. Non mi piacciono i funerei contorni neri delle vignette nei fumetti, colorerò contorno per contorno, per tutte le vignette, a seconda del valore narrativo delle singole, dando più o meno importanza cromatica ad una rispetta che all'altra, all'interno della stessa tavola per tutte le tavole del fumetto. Per lo stesso scopo di "importanza" o "focalizzazione" narrativa, cambierò anche, di volta in volta, lo spessore delle vignette. 

Fosse per me cambierei anche la fisionomia dei personaggi, di tavola in tavola. Dei, spero un giorno di riuscire a trasmetterlo, è un progetto totalmente "dinamico", multiforme, mi piacerebbe che cambiasse in continuazione, da vignetta a vignetta.

Bene...e questo è il regalo che faccio io a voi, per il mio compleanno. 
Il regalo che, invece, sto chiedendo io a mia sorella è questo qua:

Sono stanco, in effetti, di premere l'acceleratore su Gt 5 o Wrc, e non venir scaraventato contro il muro alle mie spalle, o di non sentire da che direzione arrivano i poveretti che ucciderò su CoD.

29 giugno 2011

Confessione Choc.


Quando finisco una tavola. Ogni singola tavola di ogni mio singolo fumetto. Mi lavo i denti.
Mi metto con lo spazzolino e il dentifricio, seduto davanti al monitor, di fronte la tavola appena conclusa e comincio a guardarmela, in ogni dettaglio, lavandomi i denti. 

E' l'unico modo per me, da anni a questa parte (8 anni per la precisione, da quando ho iniziato questo lavoro), per rilassare la mente e gustarmi il frutto dei miei pensieri. 

Se mi lavo i denti  davanti una tavola, quella tavola è finita  e passerò ad un altra. 
Finché non mi lavo i denti davanti ad una tavola, la tavola non la considero finita.
Più mi lavo i denti, in termini di tempo, e più ho bisogno di "scremare", e più mi gusto la tavola, e più sono soddisfatto. 

Che poi non è un vero e proprio lavare i denti, é muovere lo spazzolino, delicatamente, su e giù, massaggiare le gengive, non spazzolo forte eh! che altrimenti a quest'ora dovrei usare la dentiera. 

Ho appena finito di colorare una tavola di dei, e sto scrivendo questo post forte del mio spazzolino e del mio dentifricio che ora, per l'ennesima volta, avranno il compito di risciacquare lo "schema mentale" utilizzato (nella fattispecie tav. 05), e preparare i pensieri a cambiare registro, per la prossima tavola. 

Vado eh. Auguratemi buona spazzolata.

Dei 2 Cover - step by step 6


Ultimo step, nel quale cerco ancora qualche ultimo dettaglio, e rifinisco la leggibilità dell'illustrazione. Il braccio sinistro di Anubi si è un po' alzato, per non andare a coincidere con la testa di Rah (giuro che ha fatto tutto lui, io non ho modificato nulla!), dietro a Rah ho aggiunto ancora qualche "effetto speciale", per staccarlo un po' di più dai personaggi dietro, e ho aggiunto la "spirale" sul sole che gli sta sopra la testa. Capirete nel corso della storia a cosa gli serve quella spirale. 

Ho scurito i cubi nei pressi dei 3 protagonisti in quarta di copertina, in modo da evidenziare un po' di più Bacchus, Venus e Mars nonostante, ancora, le mie intenzioni sono quelle di "mescolarli" un po' cui i cuboidi. 

Ho aggiunto altra lavorazione su alcuni Cubi, (nell'immagine qui sotto ne vedete un esempio), e ho dato maggior profondità al cielo, disegnandoci anche dei raggi di luce che rende tutto più "divino".


La copertina può ritenersi conclusa. Ovviamente verranno aggiunti Titoli, credits e quant'altro. I cubi sono stati veramente una bella sfida che, ahimè, dovrò continuare (a centinaia) dentro l'albo. 

Conteggio dei livelli:


Ufficialmente mi fermo a 431 livelli. In realtà, in fase di lavorazione, ho raggiunto la vetta dei 600, ma poi ho unito, rinominato, cancellato ecc. 431 mi sembra un buon numero, tutto sommato.

28 giugno 2011

Dei 2 Cover - step by step 6


La "macro-atmosfera" deve ancora essere perfezionata. DEI 2 sarà un fumetto ambientato in "paesi caldi", atmosfere solari, "egizie. I colori dominanti del primo numero erano il bianco e l'azzurro, i colori dominanti del secondo numero saranno più "tropicali". (in DEI 2 il sole non tramonterà mai!...compratelo e scoprirete perché!) 
E' il caso, quindi, di far sentire questa "atmosfera afosa", assolata:


In questa immagine (l'illustrazione qui sopra), continuo, dopo aver modificato il colore della "luce" (ora il cielo è più caldo e più "tipicamente egizio"), continuo dicevo a rifinire molti dettagli dei vari elementi rappresentati nel disegno. Corretta la "macro-atmosfera", ricomincio, cioè, a dedicarmi ai "micro-dettagli". Dopo aver corretto il colore delle ombre dei protagonisti romani (Mars, Bacchus e Venus), e aver soprattutto aggiunto i capelli di Venus a completamento degli ingombri di impaginazione (i capelli di Venus, lo saprà chi ha comprato il primo numero, sono infiniti, non si vedranno mai le sue doppie punte, quindi. Vedete come continua la treccia anche sullo sfondo, in prossimità delle piramidi), torno a lavorare gli Dei egizi, e in particolar modo Bastet, la dea gatta. Il corpo di questo personaggio è colorato con il bistro (C: 100, M: 100, Y: 100, K: 100), quindi non posso far nulla, a livello di ombreggiature, per evidenziare i contrasti di luce dai quali possa scaturire la morfologia esterna anatomica del personaggi, quindi mi concentro sui suoi vestiti, dorati, per suggerire otticamente una tridimensionalizzazione del personaggio:


Nell'immagine qui sopra, ad alta risoluzione, potete vedere come ogni singola velatura (in questo caso dei vestiti di Bastet, ma in realtà di qualsiasi elemento della scena) sia la somma ottica di stesure differenti di colore, date con le selezioni dei tracciati. Niente "sfumature" quindi, solo molte sovrapposizioni di livelli (qualche sfumatura ogni tanto sicuramente ci vuole, per ammorbidire i passaggi di colore, ma vi rendete conto che cmq tutto si basa sulla sovrapposizione di livelli su livelli).


Dopo aver completato anche i personaggi in quarta di copertina, con la treccia di Venus, vado a integrare, ancora una volta, la lavorazione dei cubi, facendo riflettere su di essi anche le nuove parti aggiunte nell'ultimo step.




Più che spiegarvi, ho pensato che fosse meglio, a questo punto, mostrarvi i pezzi "salienti" ad altissima risoluzione. Ormai avete capito il meccanismo: MOLTIPLICA per scolpire, SOVRAPPONI e SCOLORA per "accendere". Il resto è tutta osservazione.

CONTEGGIO DEI LIVELLI:


Come d'incanto siamo giunti a 373 livelli.

27 giugno 2011

Dei 2 Cover - step by step 5


Continuare a commentare i passaggi di lavorazione, da ora in poi, comincia a farsi difficile. Se all'inizio, infatti, consideravo l'illustrazione nel suo insieme, e descrivevo dei "macro-passaggi" che sviluppavo per creare coerenza e continuità all'illustrazione, man mano che vado avanti a colorare mi devo concentrare sui "micro-passaggi", ovvero quelle continue rifiniture, più o meno importanti, che mi permettono di "chiudere il lavoro" nel modo migliore possibile. E questi "micro-passaggi", tante volte, non me li ricordo nemmeno io. 


Dalla prima immagine (la prima di questo post) a questa (qui in alto), ho focalizzato l'attenzione, ancora, sui protagonisti "egiziani" che, in prima di copertina, sono ancora gli elementi che hanno bisogno di rifiniture di un certo peso.


Nell'immagine qui sopra vediamo meglio gli interventi che ho realizzato. Diciamo che ora il pensiero che spinge il lavoro è quello di riuscire ad "equilibrare" tutti gli elementi, evidenziando quelli più importanti, "abbassando" quelli meno importanti, e aggiungendo al tutto un tocco di "magia". Nel caso dei tre protagonisti egizi, Anubi, Rah e Bastet, ora comincio ad "accendere" le loro luci, riflesse e dirette per integrarli ancora meglio all'interno dell'ambiente descritto. In uno dei primi step un commentatore anonimo ha sottolineato quando Anubi fosse in ombra rispetto gli altri due personaggi. In quello step specifico era ancora presto per dare una valutazione di questo genere, perché la continua lavorazione della colorazione mi avrebbe permesso (e si può vedere in questi passaggi) di equilibrare, appunto, tutti gli elementi, dando loro il giusto peso. Anche in questo caso gli strumenti utilizzati non sono eccessivamente "complessi": "sovrapponi" e "scolora", per accendere le luci dei personaggi, calcolando da dove arriva la fonte di luce (in questo caso il sole sulla testa di Rah) ma soprattutto giocando con le luci riflesse, rimbalzate continuamente dai cubi sottostanti. 

Alcune parti, come i piedi di Anubi, le scurisco per staccarle dallo sfondo. 


Dopo aver portato ad un altro livello la colorazione dei protagonisti, ritorno a concentrarmi sui cubi. Ho molto tempo a disposizione per fare questa illustrazione, rientro perfettamente nella "tabella di marcia", quindi occupo ancora del tempo per caricare ulteriormente la lavorazione dei cuboidi. In questo caso (immagine sopra) ve ne faccio vedere uno, per evidenziare in maniera più chiara il livello di passaggio che c'è tra la versione precedente e quella attuale. 

CONTEGGIO DEI LIVELLI:


Non c'è stato un gran balzo in avanti, per ora. 264 livelli allo stato attuale dell'illustrazione.


Falling skies


A circa 10 minuti dall'inizio della prima puntata, mi ricordo che non sopporto più i telefilm di fantascienza.
Troppi carrelli della spesa e bidoni infuocati.

24 giugno 2011

Dei 2 Cover - step by step 4


Parto dalla domanda di Michele Nucera, al post precedente:

"Hai detto che la foto di riferimento per il cubo è la gelatina che è più o meno visibile in ogni sua parte, compresa quella posteriore. Con la prima stesura di luci indichi la trasparenza dell'oggetto e quindi non è una luce, bensì il cielo dietro che viene visto dal cubo?
Hai ombreggiato anche la parte interna degli spigoli perchè lo si vede nella gelatina, giusto?"

Interessante la tua domanda, Michele, perché gran parte del senso del mio metodo sta tutto nella risposta.
Tu dici: "[...] quindi non è una luce, bensì il cielo [...]" e io ti rispondo: "eh! e cos'è il cielo? se non luce?".
E' sempre, e tutto, una questione di diffusione di luce. Noi vediamo il cielo in trasparenza, attraverso le "gelatine", perché le gelatine non assorbono completamente la luce, la quale, passando attraverso la "materia", ce la fa vedere.
A parte questa "consapevolezza", quello che ho realizzato io sui cubi è un po' un "compromesso" tra quella che è la fisica della luce, e quindi la trasparenza degli oggetti, riferendomi alla gelatina della foto, e un po' di "interpretazione" legata alle necessità stilistiche del progetto. Anche in questo caso, però, lo stile è in divenire, per cui è possibile che quando realizzerò le tavole dove appaiono questi personaggi particolari io possa anche disegnarli e colorarli in altro modo. Quasi certamente troverò un modo ancora più "sintetico" e "veloce" per realizzarli in funzione a tutte le vignette in cui appaiono. Questa è una cover, potevo anche "perdere tempo" a lavorare la colorazione all'inverosimile. Nelle tavole dovrò, invece, andare un po' più "sicuro" e spedito, cercando un risultato funzionale ai tempi e alla consegna.


Una volta realizzata una prima lavorazione dei cubi, comincio a "equilibrare" gli ingombri cromatici, modificando il colore delle ombre dei personaggi in prima di copertina, e aumentando di conseguenza il lavoro sulle luci riflesse dei cubi.
Ora, possiamo sintetizzare il procedimento a questo modo: con il MOLTIPLICA, scavo le ombre; con il SOVRAPPONI e lo SCOLORA, "accendo" le luci. Tutti i riflessi che vedete sui cubi sono fatti utilizzando dei colori molto chiari, in SCOLORA, a volte 2, 3 velature con un'opacità del 50%, per dare un po' di morbidezza all'effetto riflesso. Ma come si mettono le luci riflesse? a caso? scegliendo con "gusto"? NO!


Nell'immagine qui sopra ho cercato di evidenziarvi nel modo più leggibile possibile quali sono le interazioni cromatiche tra i vari cubi, ovvero: ogni cubo interagisce con il colore di quello che gli sta a fianco! Eh si..complesso, ma affascinante! :)

La colonnina sonora del video nel post precedente era tratta da un brano di COSTUI, che era, per l'appunto, un maniaco del "controllo". Molti credono che si drogasse, in realtà cacciava dalla sua band chiunque venisse sorpreso con erba o simili, perché lui seguiva e pretendeva un regime di estrema lucidità, necessaria per eseguire molti dei suoi pezzi, ovviamente. 

CONTEGGIO LIVELLI:


Il livello più "giovane", a questo punto dell'illustrazione, è il numero 231.

Che sono facilmente raggiungibili se per un cubo ne conto tutti questi:




23 giugno 2011

Dei 2 Cover - step by step 3


Si lo so...la traccia audio di questo mini-video è un po' allucinatoria, tuttavia è molto importante, perché è un omaggio dovuto al Re (del "controllo" aggiungerei io). Chi di voi sa di chi sto parlando?














Vi ho lasciato le immagini in continua successione, evitando di commentare tra una e l'altra, così magari si vede meglio, nell'insieme i passaggi che ho fatto.
Diciamo, "semplicemente" che per ogni cubo ho:

- disegnato l'espressione del viso, costruendo occhi e sopracciglia. Evvabè, fin qui niente di "strano"

- costruito le ombre (almeno 4-5 livelli per ogni cuboide), seguendo le indicazioni della foto di riferimento:

- ok, analizzare questa foto di riferimento non è che sia poi così facile. Le fonti di luci sono sicuramente multiple e la sostanza gelatinosa reagisce alla luce sicuramente in un modo un po' complesso. Vediamo di analizzare assieme una possibile soluzione:


Il modo migliore per studiare questa tipologia di "forma e sostanza" è sicuramente, come sempre, quello di scomporre l'oggetto in "pezzi", stando sempre molto concentrati sulla struttura tridimensionale di ogni pezzo. In questo caso la gelatina può essere suddivisa in: 
- un tronco principale
- una base circolare, ad "anello"
- e tante "placche" laterali.
Ognuno di questi pezzi deve essere considerato nella sua tridimensionalità, e la tridimensionalità di ogni pezzo deve essere sommata a quella degli altri.


Prendendo "pezzo per pezzo", studiamo una possibile resa volumetrica, scegliendo come sempre una fonte di luce (in questo caso laterale), e quindi disegnando una parte in luce e una parte in ombra. Ecco la volumetria del troncone principale.


Ecco la volumetria della base ad "anello".


La volumetria delle placche laterali, sempre tenendo conto della stessa fonte di luce.


La volumetria delle placche in trasparenza, dietro.


Mettiamo ogni livello in trasparenza, e più o meno, abbiamo l'effetto desiderato.

Possiamo anche aggiungere le luci riflesse.

Figo vero?

Ovviamente questo "modo" di studiare la forma e la sostanza della gelatina non è esatto al 100%. Ovvero, per analizzare questo genere di "materiale", bisogna tener conto, anche, di altre cose. Tipo lo "spessore materico" di ogni pezzo di gelatina (ovviamente più ogni pezzo è "grosso" meno è attraversato dalla luce e quindi risulta più "scuro", e ogni pezzo sommato all'altro, in egual misura, "rallenta" il percorso della luce che lo colpisce, quindi diciamo che saranno più luminose le placche "sottili" esterne della gelatina, rispetto al tronco principale, interno al corpo del materiale).
Ma, per ora, mi interessa sottolineare come, se vi basate sempre sulla stessa regola del "geometrizzare" e "tridimensionalizzare" le forme, siete in grado di capire, più o meno, come funzionano, tutto il resto viene dall'osservazione attenta e dal vostro "bagaglio visivo", ovvero l'esperienza che accumulate nel lavoro.  


I cubi sono forme più semplici, non scomponibili in "pezzi", quindi la resa grafica sarà anche più semplice da realizzare, rispetto la gelatina. Come sempre è una questione di luci e ombre (vi ho già detto che finito il tutorial "generale" andremo a concentrarci sulla realizzazione specifica di un cuboide, per capire meglio i discorsi affrontati in questo post). Luci, ombre, e luci riflesse, che vi sottolineerò nel post successivo a questo.

CONTEGGIO DEI LIVELLI:


Ne abbiamo creati ancora un bel po', rispetto l'immagine del post precedente. Non ho ancora unito nulla, perché non sono ancora sicuro di come verranno gli ingombri di ogni singolo elemento dell'illustrazione, in relazione alla lavorazione di cubi. L'importante è tenere tutto ben ordinato, in gruppi di appartenenza (protagonisti, cubi PP, cubi 2piano ecc..).


Aprendo un gruppo, tra quelli che contengono la lavorazione dei cubi, vediamo quanti livelli servono per arrivare al risultato che vedete, su ogni cuboide. In questa cartella c'è anche il livello più "giovane", ovvero l'ultimo che ho creato. Siamo a quota 152 livelli. Chiaro: ogni cubo ha almeno 4-5 livelli di ombra, 4-5 livelli per le luci, e 4-5 livelli per le luci riflesse. 

Stiamo controllando la fisica della luce, dobbiamo sentirci dei fighi: