25 agosto 2011

E questo week end?


Ovviamente altro festival francese!!
Questa volta a Conches, assieme ad alcuni altri colleghi Italiani!!

Il posto potrebbe essere davvero carino!

23 agosto 2011

Dives

Dives sur la mer è sicuramente la città più bella tra quelle che ho visitato in Normandia. Sarà che le città di mare hanno sempre un fascino particolare, in questo caso caricato del fatto che le coste che ho visitato sono quelle da cui è partito, per la sua grande conquista anglosassone, il mio caro, buon Guglielmo il Conquistatore.
Per questo motivo (Dives la città da cui è partito Guglielmo alla conquista dell'Inghilterra) tutto, a Dives, si chiama "Guglielmo" o "Il Conquistatore" o "Hastings" ecc.. Esempio: "Hotel Guglielmo", "Via Hastings", "Pompe Funebri Il Conquistatore" (non sto scherzando), e così via.

Questa volta sono stato invitato da una libreria in occasione di un festival medievale che si teneva in quei giorni nella città. Come sempre la vendita del libro è andata benissimo.
Il giorno prima del mio arrivo in Normandia già tutte le copie erano state vendute, quindi non ho fatto altro che disegnare dedicaces per persone che si erano già procurate il fumetto giorni prima. In più, vista la forte richiesta per la mia BD, ho dovuto dedicare libri ordinati ma non ancora arrivati (le dediche le ho disegnate su dei fogli bianchi che poi verranno allegati al libro, una volta consegnato dal corriere). 

Sono stati 2, questa volta, i momenti di piacevole orgoglio per il sottoscritto: 

- una coppia che aveva comprato il mio libro alla Fnac di Parigi, mesi prima, è venuta a farsi fare la dedica sottolineandomi che per loro, quel momento (della dedica), è stato sicuramente uno dei "momenti importanti" della loro vita.

- nel marasma generale di vendite, dediche, discorsi su 1066, ad un certo punto è arrivato un vecchietto ultra-ottantenne, che mi ha consegnato una copia del primo DEI, chiedendomi in dedica un disegno di Prometeo (!!!), e dicendomi testualmente: "...Se si riesce ad entrare nel meccanismo della storia, e se si riescono a capire le intenzioni del disegnatore, DEI è un fumetto formidabile".












18 agosto 2011

E da domani...

Sarò a Dive sur la Mer! Sempre in Normandia, sempre invitato a promuovere il mio 1066!




Ormai dovrei aver imparato la lezione: in Normandia, ad agosto, è inverno! Nonostante qui facciano 40 gradi, devo assolutamente convincermi che li sarà freddo!
Poi, la prossima settimana, un'altra tappa a Conches e questo "tour francese" si prenderà una pausa (...forse!).

16 agosto 2011

23 immagini...

...valgono più di mille parole!

I miei fumetti venduti al festival di Countances...

...che si sviluppava dentro questa chiesa sconsacrata! Tutti i fumetti sono andati esauriti!

La Normandia, con le sue famose nuvole!

L'aeroporto di Paris CdG.

Le famose nuvole normanne mi hanno raggiunto all'aeroporto, per  salutarmi prima della partenza per Venezia.

Atterraggio a Venezia.

A Berlino adorano Bud Spencer!

La gigantesca antenna Fernsehturm, seconda in altezza solo dopo quella di Mosca. 
Sempre nella zona di AlexanderPlatz...

Questo deficiente si butta del ketchup sulla fronte!

Installazione piuttosto conosciuta!

eh...ci vorrei andare a dir la verità.

Il vero motivo per cui sono andato a Berlino! Salutare i miei amati fenicotteri rosa!!!

Meravigliosi.

Buffo.

Meravigliosi uovi di fenicotteri.

Il cattivo Marabù!

Ancora lui. Ti odio.

Altra mia adorata passione.

Questo tipo proprio non ce la faceva a starsene nel suo recinto.

Laboratorio di esperimenti...

...al museo di Storia Naturale.

Stamattina ero qua. Questa sera sono a Venezia. Veramente strano.

09 agosto 2011

Nu(r)ant

Appena tornato da Countances (il festival è andato benissimo, ma farò un resoconto più avanti), e nell'attesa di ripartire fra poche ore per Berlino, vi parlo dell'uscita di una rivista dell'amico Sergio Caruso.
La rivista si chiama Nu(r)ant, e ve l'avevo, appunto, già presentata.

Per questo numero, il terzo, sfogliabile e scaricabile gratuitamente ho realizzato una piccola serie di 3 illustrazioni, nelle quali ho potuto finalmente raccontare dei miei amatissimi fenicotteri!


In questa mini-sequenza ho narrato dello "scambio" di colori, tra il fenicottero e il lago Natron. Come vi avevo già detto i fenicotteri, dal piumaggio bianco, mangiando le alghe rosse del lago ne prendono il colore. Sono completamente rapito da questa cosa, e ritornerà presto in altre mie storie.
Nel frattempo seguite la rivista dell'amico Sergio, perché ci sono un sacco di bravissimi illustratori!!!


04 agosto 2011

Agosto 2011


Sarà un mese di fuoco per me.
Impegnato praticamente ogni week end in qualche festivals francese di BD! Andata e ritorno Venezia-Francia con, in mezzo, una piacevolissima e desideratissima "pausa"a Berlino.

Comincio questo week end, con il festival a COUNTANCES!




03 agosto 2011

Vabbè...

....questa specie proprio non me l'aspettavo!!!!! (tramite: Alessandra Fusi)



Lo Jerboa, è un roditore comune in Africa e Asia.



E grazie a Luca Giorgi, per questa segnalazione:

Dall'Australia...

...arriva una nuova tecnologia, non utilizzabile ovviamente nelle console attuali, che rivoluzionerà completamente il concetto di computer grafica, passando dagli odierni "poligoni", ai futuri "atomi", con un sistema di rendering centomila volte superiore agli attuali sistemi.
Nel video vedete alcuni test (realizzati 1 anno fa) eseguiti nella ricostruzione di un ambiente 3d. La resa, che a detta degli sviluppatori è ancora lontana dalla completa definizione, è SPA-VEN-TO-SA!

02 agosto 2011

Trailers and Replays

Non amo moltissimo il franchise "Need for speed", a parte Carbon e Undercover, ma trovo che i trailers di questo videogiochetto siano tra i migliori in assoluto. Ecco quello per la "limited edition".



E nel frattempo ho imparato a postare i miei replay di Dirt 3 su Youtube. Ecco una partenza pulita, nel rally di Finlandia. Credo proprio che vi tedierò non poco con questi replays! :)))

Professione: Fumettisti


Un lettore del blog, nonché lettore della mia bacheca in FB, nonché allievo di un mio corso di colorazione e forte sostenitore del mio lavoro, mi chiede di "spiegare" come si può affrontare il duro percorso che porta a diventare dei professionisti del fumetto.
Ohibò, forse la sua domanda era posta in maniera ancora più ampia, tuttavia la risposta che proverò a scrivere in questo post partirà da questa richiesta solo come spunto iniziale e non so ancora a quali riflessioni porterà.

Quando un possibile futuro mio allievo mi dice "non so che fare, se intraprendere questo percorso di studi, per sperare di diventare fumettista, oppure trovarmi un altro lavoro", secondo me ha già perso in partenza (o ha già vinto, a seconda dei punti di vista).
Il fatto è che, ad un certo punto, non ti viene nemmeno da chiederti cosa fare. Questa professione è, quasi, uno "stile di vita", è talmente dentro di te che non dovresti nemmeno vagliare la possibilità di "non volerlo affrontare". E se non te ne stai rendendo conto, significa che forse non hai la passione sufficiente per affrontare questo percorso con serietà. 

Perché tutto, ovviamente, parte dalla passione, e la devi avere, ed è una cosa "inconscia", "selvaggia" e "spontanea", nessun ragionamento in merito all'emozione di poter raccontare storie appoggiando una matita sul foglio.
Ti stai chiedendo se ne vale davvero la pena? Fai altro, davvero, perché non avrai la forza e la determinazione di affrontare davvero le difficoltà vere di questo lavoro.

Da qui in poi, invece, ahimè, ci sono un sacco di altre "sovrastrutture" che, in effetti, determinano il tuo fallimento o meno, a prescindere dalla tua energia.
In primis, ovviamente, i soldi. L'affitto, le bollette, le spese.
Credi in te stesso, hai passione, e sei conscio delle tue possibilità? allora questa sfida ti emozionerà, non sto scherzando. Il "dimostrare" qualcosa a qualcuno (quel qualcuno, principalmente, sei te stesso), lottando contro la necessità di guadagnare mentre parli alla gente. Difficilissimo, ed emozionante.

Ma sei davvero bravo? 
Penso che il vero problema di questo lavoro, e del mercato che lo regola, sia che effettivamente è l'unica professione dove tutti hanno senso di esserci e di operare. Il gioco al ribasso, anche economico, è possibile perché a definire i margini economici del mercato non sono i più bravi, ma i più scarsi. E in altri contesti lavorativi gli "scarsi" non ci entrano. Qui da noi dettano, molto spesso, le regole.
Non sto parlando dei "pessimi editori", sto parlando dei "pessimi disegnatori". Persone che non si rendono conto di non saper disegnare, ma che si credono degli ottimi disegnatori, e lo fanno credere agli altri.

E' un campo minato questo discorso, ma prendendo l'esempio classico del "idraulico": è come se voi aveste il vostro cesso pieno di cacca, e non riuscite a tirare l'acqua perché il bottone è rotto. Chiamate l'idraulico, questo arriva, vi spacca i muri attorno al cesso, vi gira il sifone, vi impiastriccia le piastrelle con la vostra stessa cacca, poi vi da un secchio pieno d'acqua e vi dice di utilizzare quello come sciacquone. Siccome il lavoro ve lo ha fatto gratis, voi siete contenti.
Credo sia esattamente così, si.


E per ora mi fermo qua, magari aspettando qualche vostra risposta, qualche vostro spunto.

EDIT:

Bellissima risposta/completamento di Cosimo Lorenzo Pancini (l'ode ai fiorentini, come vedete, non era infondata), alle provocazioni espresse in questo post:

"Tra l'altro, potrei provocatoriamente affermare che il talento fondamentale sia proprio quella determinazione di cui parla ema, e che l'unica macchina veramente rivelatrice è quella del tempo, che ti faccia vedere se qualcuno dopo cinque anni è ancora lì a battere la testa sui disegni. Perché io - sarò ottimista - ma non ho paura degli idraulici caccaioli - essi cambiano lavoro oppure lavorano per chi vuole idraulici caccaioli. E conosco persone di cui ho sentito dire "quella non arriverà da nessuna parte", che hanno tirato fuori un talento inaspettato - e persino una capacità di lavorare inaspettata - perché hanno imparato anche quello. Casomai, ecco, trovando qualcuno che li ripassi a calci in culo, che gli faccia il discorsino - ti ricordi - quello che faceva la professoressa nella sigla di Saranno Famosi... :-)"

01 agosto 2011

FLAMENCO


Le origini della parola "Flamenco" sono incerte. Tra i vari significati possibili, oltre a "contadino senza terra" e "fiamminghi", c'è anche "fenicottero", in riferimento ai colori delle piume di questo magnifico uccello, simili ai colori indossati dai gitani.

Mi piace pensare alla parola "Flamenco" proprio in questa accezione: Fenicottero.

Nel documentario "The Crimson Wing", di cui ho un poco parlato nelle pagine di questo blog, si racconta la storia dei fenicotteri, e in particolar modo del "magico segreto" che coinvolge la loro riproduzione.

In Africa, nella Tanzania settentrionale, c'è un lago, un lago di fuoco, il NATRON.
Il colore "rosso fuoco" di questo lago è dato dalla concentrazione, nelle sue acque, di batteri che contengono un pigmento rosso vivissimo.
Il Natron è un lago dall'alta percentuale di salinità  e ad ogni ciclo di evaporazione il sale che si deposita dalle acque evaporate si riunisce in grandi "isole" sulle quali i fenicotteri depongono le loro uova. Mangiando inoltre le alghe del Natron, i fenicotteri assumono il loro colore rosso porpora, che serve come richiamo sessuale tra i vari esemplari.

Il Natron si alimenta dalle piogge, poi il sole fa evaporare le acque, il sale si deposita a formare le "isole" su cui i fenicotteri depongono le loro uova, e dona loro il colore porpora caratteristico.
Tutto nasce dalle piogge, e per questo il Fenicottero è chiamato anche "l'uccello del fulmine".

Mi state seguendo? ok.

Ora, prendete il teatro del Vittoriale, che da sul lago di Garda. Sedetevi, al centro, su una di queste sedie, alle 21.00 di sera, di sabato.






Immaginate che, ad un certo punto, dal buio palco, illuminato solo dai paesi che stanno sulle colline tutte attorno, si levi il suono di due chitarre classiche spagnole. 
Ma è ancora buio. 
Poi una voce roca, potente comincia a cantare, il suono delle chitarre comincia a farsi più frenetico, una di esse comincia un assolo, mentre l'altra sostiene la melodia, entra un altro cantante, due voci e due chitarre, e nel climax sonoro, l'impetuoso ingresso di Soledad accompagnata da altri due ballerini. Il rombo dei loro piedi fa esplodere progressivamente l'aria.

E in tutto questo metteteci un fulmine, un lampo e il frastuono di un temporale che comincia a minacciare la vostra apparente sicurezza.

Chitarre, assoli, canto, flamenco, fenicotteri, e fulmini.

E' esattamente quello che ho vissuto io due sere fa. Secondo voi come mi sono sentito?