La ricerca si fa sempre più "difficile" ed entusiasmante.
Le tavole di prova, realizzate con il chiaro presupposto di capire come gestire la narrazione del progetto, mi mettono di fronte a problematiche che di volta in volta devo riuscire a gestire.
Se nella prima tavola l'obiettivo era quello di capire come gestire le prospettive delle architetture e, soprattutto, "tradurre" graficamente l'atmosfera e la luce degli ambienti esterni, questa volta, con questa seconda tavola (che in realtà è la terza della serie che sto facendo), ho dovuto capire come poter ricercare una soluzione molto "grafica" alla realizzazione dei personaggi, ma soprattutto nella gestione dell'interazione tra loro, e degli ambienti.
Non voglio usare ombreggiature, tutto deve funzionare solo con 1 tinta piatta e con una serie di decorazioni, su personaggi e ambienti, che evochino la resa volumetrica; in più i personaggi, come ho già detto, non sono "esseri umani" ma sono marionette del teatro Bunraku: mi ritrovo a dover dare espressività, quindi, a degli "oggetti" che sostanzialmente sono abbastanza "macchinosi", che non prevedono una mimica facciale, ma gesti e movimenti "articolari". Bisogna dare un "cuore" a dei pupazzi, insomma.
In più, se si considera che i personaggi devono avere differenti fisionomie, e che comunque stiamo parlando di fisionomia orientali, si capisce quanto impegno ci voglia per riuscire a centrare l'obiettivo.
Di questa seconda tavola sono veramente molto felice, perché realizzandola mi si sono schiarite le idee su molte cose. Espressività, fisionomia, interazione tra i personaggi, tutti elementi che sono contento di aver centrato e che mi danno gli strumenti per realizzare le prossime tavole in maniera ancora più "tecnica".
Questo libro sarà una bomba.
Il progetto 47 ronin è realizzato assieme all'amico sceneggiatore Fabrizio Capigatti.
Non dev'essere facile rendere il tutto con le sole tinte piatte... sta tavola è stupenda!
RispondiEliminaNon vedo l'ora che esca!
Non vedo l'ora!!!!