03 aprile 2013

Giappone pt. 01



Sono appena tornato da un viaggio di un mese in Giappone e a poche ore dal mio rientro in Italia è ancora difficile parlarne.
Si, perché l'esperienza nella terra del Sol Levante è stata molto confusa, un mix di aspettative, disillusione e assoluta meraviglia che mi ha costretto a rivedere molto di ciò che pensavo riguardo il paese che ho visitato, il paese in cui abito e il mio lavoro.

Ci si accorge delle differenze tra le nostre culture solo al rientro. Quando si è a Tokyo tutto sembra normale e uguale a noi. 
Mi sento molto più "turista" nella vicina e amata Francia, piuttosto che in Giappone.
Poi  torni a casa e con un ritardo di fuso di 8 ore ti si sbatte in faccia un carico di esperienze che fai fatica a credere di aver veramente vissuto.

Non ho mai sopportato chi parla male dell'Italia. Non sopporto chi si trasferisce in qualche stato estero e comincia a sparlare su come non funzionino le cose nel nostro paese e a Tokyo ho avuto la riconferma che facciamo tutti parte dello stesso pianeta. Non ho visto il "futuro", come me lo immaginavo, e vi sembrerà sconcertante ma uno dei primi treni che ho preso a Shinjuku era addirittura in ritardo di 5 minuti. 
All'aeroporto un giapponese ha tentato di rubarmi il posto in coda; per entrare nelle metropolitane, nonostante ci fosse evidentemente una fila ordinata, qualche "furbo" ha saltato il suo turno e si è buttato dentro al vagone prima degli altri. Nessuno capisce l'inglese, un cameriere ha fatto difficoltà a chiedermi se preferivo bere una Coca Cola o un Tea.

Solo che quando si tratta di altri paesi giustifichiamo il tutto con "è usanza" (tipo spingere per accalcarsi tutti dentro al vagone della metro, totalmente menefreghisti se quello davanti a noi (in questo caso io) cade di bocca sul pavimento), se parliamo dell'Italia tutto diventa "ignoranza".

Non sto parlando male del Giappone. Sto parlando "bene" del fatto di essere tutti esseri umani e che si vuole qualcosa, bisogna anche imparare a comportarsi di conseguenza (leggi: ti piace l'educazione che trovi negli altri paesi? bene, inizia ad essere educato nella tua città).

In Giappone è tutto grande e tutto "troppo". Ti serve una penna? Bene, entra in quel palazzo di 10 piani  di penne. Ti serve un calzino? Ok...li c'è un grattacielo di 20 piani solo di calzini. 
Vuoi giocare ad un videogioco? O scegli il tuo picchiaduro preferito in questa sala giochi di 32 piani, oppure giochi a Pachinko (in uno dei 17 piani sotto terra) o sfidi un giapponese in qualche videogioco musicale (fai prima a compiere Seppuku).
Mammamia, che pazzi i giapponesi..si vestono in maniera assurda? In 20 giorni a Tokyo, nei quartieri più centrali e più "a tema" della città avrò visto si e no 2 cosplay autoctone, e una cinquantina di deficienti occidentali vestiti che mammamia abbi pietà di loro, solo perché credendo di essere a Tokyo ci si può permettere qualsiasi cosa ma, sottolineo, occidentali, non orientali.

Insomma, un sacco di pregiudizi, positivi e negativi, nostri nei loro confronti, che puntualmente mi venivano smentiti davanti agli occhi, lasciandomi in mano una sensazione "terrena" di umanità vera, ordinata, efficiente ma umana. E non c'entrano i cartoni animati e gli anime e non c'entra ciò che gli occidentali possono credere di permettersi di pensare o di fare li da loro, il punto è che basta cominciare a vedere le cose per quelle che sono, che, appunto, viviamo tutti sullo stesso pianeta e che la globalizzazione ormai è un processo completo. 

Se vi interessa sapere cosa ne penso di tutte le esperienze vissute tra Tokyo e Kyoto, continuate a seguirmi!


4 commenti:

  1. Un treno in Giappone in ritardo di 5 minuti!!!!!!!!!!!!! Come minimo il macchinista è stato licenziato :D

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  2. Bellissima testimonianza...ho due cari amici a Tokio e spero di andarli a trovare il prima possibile..ma pensi che solo 20 anni fa le tue sensazioni(in merito agli stereotipi e ai pregiudizi) sarebbero state le stesse?

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  3. Forse del giappone ci illudiamo di conoscerlo tanto avendone letto qualche manga ed essendo cresciuti con i loro cartoni animati. Di altri paesi non sappiamo nulla e se andiamo a visitarli siamo più come una tabula rasa! Sono curiosa di saperne di più! :)

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